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Lavami

Roma, venerdì 5 novembre 2010 ore 21.00, sulla cupola di San Pietro appare una scritta luminosa, LAVAMI. Lettera dopo lettera, si compone in grande come quelle proiezioni luminose che nel cielo notturno di Gotham City annunciavano l’arrivo di Batman.

“Lavami” è un graffito di luce dai caratteri simili a quelli disegnati con le dita sui vetri sporchi delle auto in sosta. Un graffito virtuale proiettato su uno dei simboli più universali e più contraddittori del nostro immaginario collettivo.

Un intervento, questo di Iginio De Luca, che usa i codici della Street Art: la velocità, l’irruzione, la notte e li riconduce alle origini delle avanguardie storiche, performance e spirito del cabaret, ad esempio, mescolando, come accadeva in quelle origini soprattutto dada, sensibilità sociale e ironia.


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